• Alcolismo e droga, l'Udc: necessaria la repressione

    Avola. Gli esponenti dell'Udc avolese hanno avanzato la proposta di dare vita, nel più breve tempo possibile, a un tavolo di concertazione, nel tentativo di approdare, in sinergia con le agenzie educative, ad una opportuna soluzione che possa far fronte ai diffusi problemi di droga e alcolismo nella città. A detta dei consiglieri comunali, infatti, le numerose morti su strada che tristemente si susseguono senza tregua dallo scorso mese di aprile, sarebbero state causate per la maggior parte dall'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti da parte delle vittime. Le parole espresse dal capogruppo consiliare dell'Udc Maria Grazia Caruso sono perentorie: " Il consiglio comunale - ha affermato il consigliere - deve prendere coscienza che i nostri giovani stanno attraversando un momento difficile. Mi sento impotente di fronte al problema dei nostri ragazzi privi di punti di riferimento, alla ricerca dello sballo continuo, sempre più soli ed incapaci di aggregarsi. L’alcolismo è troppo diffuso, la prova sono le innumerevoli bottiglie ritrovate sul lungomare e sulla spiaggia durante le nostre notti estive. Purtroppo sono stata testimone oculare di fatti che mi hanno addolorato. Ho visto giovanissimi riempire i carrelli dei supermercati di bevande alcoliche e di birra da portare in spiaggia proprio per la Notte di San Lorenzo". E ha concluso:" Se non riusciamo a dare alternative ai ragazzi vuol dire che dobbiamo riflettere e fare fronte comune con le agenzie educative". Un fronte comune che, come ha affermato Caruso, dovrebbe rispondere ai problemi di alcolismo e droga con la repressione. Una soluzione estrema, è vero, ma a suo avviso la sola in grado di rimettere le cose in sesto. Del resto, la capogruppo dell'Udc ha sottolineato come quella stessa repressione necessaria sia stata in passato disattesa, sostenendo che l'ordinanza del sindaco con la quale si vietava a bar e punti di ritrovo analoghi la somministrazione di bevande alcoliche dopo un certo orario, non sia stata rispettata. In linea con il punto di vista di Maria Grazia Caruso anche l'assessore alla Polizia Municipale Michele Murè, che ribadisce la necessità dell'intervento delle agenzie educative per risolvere la grave situazione nella quale versano molti giovani avolesi.

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