• Lombardo in visita al Di Maria: nessuna chiusura

    Avola. Tra chi lotta ormai da mesi contro il rischio di smantellamento dell'ospedale Di Maria, e chi, dal lato opposto, biasimando i "catastrofisti", dice che il nosocomio avolese non rischia assolutamente la chiusura, si inserisce la visita lampo di ieri mattina del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, recatosi di persona all'ospedale di Avola. Il governatore ha subito assicurato che l'applicazione del tanto discusso decreto Russo non comporterà la chiusura del Di Maria, affermando che «razionalizzare le spese nella sanità non vuol dire abbassare la qualità o il livello di attenzione verso le emergenze». E per dimostrare la sua vicinanza alla causa della cittadinanza avolese ha affermato: «La nostra presenza qui testimonia l’impegno ad essere vicini alle esigenze delle comunità locali».
    Lombardo è stato accompagnato dall'assessore regionale alla Cooperazione Titti Bufardeci, che sul caso del Di Maria ha sempre ribadito che non c'è alcun rischio di chiusura del nosocomio. «Era necessario dare uno stop, per la serenità di tutti, alle tante ipotesi catastrofiche sulla sanità siracusasana, che si sono rincorse in questi giorni», ha affermato Bufardeci, che nei giorni scorsi ha presentato alcune ipotesi riguardanti il Di Maria, anticipando che la struttura conserverà anche alcuni comparti specialistici per i quali sono previsti potenziamenti, come la Chirurgia e la Cardiologia. Tra le proposte di razionalizzazione figura l’apertura dell’Utic (Unità di terapia intensiva coronarica) e Rianimazione d’urgenza.
    Terminato il sopralluogo, nela stessa giornata di ieri è seguito l'incontro con il sindaco di Avola, Tonino Barbagallo, e quello con il commissario dell’Asl 8, Franco Maniscalco, per spiegare il piano di intervento sulla sanità della zona Sud nell'agenda della Regione. La giornata si è conclusa con l'incontro con il personale dell’ospedale, compatto con i cittadini nel chiedere chiarezza sul destino del Di Maria.

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