• Ospedale Di Maria, Avola unita contro la riconversione

    E' rovente il clima che si respira ad Avola attorno alla "questione" dell'ospedale Di Maria, nel mirino di un piano di riconversione della rete ospedaliera a firma dell'assessore regionale alla sanità Massimo Russo. La cittadinanza intera, dal personale sanitario direttamente interessato, ai sindacalisti, fino ai politici e ai cittadini si sta dimostrando compatta contro un decreto che rischia di trasformare l'ospedale Di Maria in un Pta, un presidio territoriale di assistenza. Il provvedimento predisposto da Russo prevede infatti l'«accorpamento dei reparti di Siracusa, Noto ed Avola, con conseguente revisione organica dell’assetto delle posizioni apicali relative a direzione sanitaria, radiologia, laboratorio analisi, farmacia, anestesia, e rianimazione e l’accorpamento delle unità operative». Ma la cittadinanza avolese sa bene che manifestazioni e sit-in, in questi casi, possono incidere in maniera limitata sull'esito della difficile battaglia tesa a riportare Russo indietro di un passo, ed è per questo che nella serata di lunedì il sindaco Antonino Barbagallo ha convocato i sindaci dei comuni di Noto, Pachino, Rosolini e Portopalo di Capo Passero, per sottoscrivere un documento che verrà fatto recapitare al presidente della regione Raffaele Lombardo, al suo vice Titti Bufardeci, all’assessore Russo e alla deputazione provinciale alla regione. Una lettera che denuncia i rischi ai quali andrebbe incontro l'ospedale Di Maria nel caso in cui il decreto diventasse operativo. Tra questi, l'ulteriore riduzione dei posti letto che attualmente al Di Maria sono 102, di cui 73 per ricoveri ordinari e 29 per day hospital. Nel documento sottoscritto dai sindaci del comprensorio è evidenziata anche la posizione strategica in cui è collocato l’ospedale Di Maria, non poco distante dall’accesso all’autostrada e che serve, insieme a Noto, un numero di utenti che durante la stagione estiva raddoppiano di numero. La prossima tappa di questa difficile battaglia portata avanti dalla cittadinanza avolese sarà l'incontro di domani tra il primo cittadino e i rappresentanti del comitato cittadino per il diritto alla salute.
    L'assessore Russo: manovra necessaria - L'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, giustifica il decreto che prevede per il solo settore pubblico (ospedali) il taglio di 2.064 posti letto (a differenza del dato inizialmente previsto, che era di 1.968), con la necessità di evitare il commissariamento intimato dal ministro Sacconi e di attuare la chiusura di ospedali superflui e la rifunzionalizzazione. Lo stesso Russo ha affermato che entro il 31 agosto la manovra sarà attuata.
    E Agricola tuona: deputazione leggera - Sulla questione dei posti letto a rischio è intervenuto duramente il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Agricola, che ha affermato: «La deputazione provinciale presente alla Regione è stata leggera, con la Sanità non occorre fare politica. La sanità è un bene comune e come tale va difeso».

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